La storia di AVIS Bellano

La storia di AVIS Bellano

Era il 31 dicembre 1950, l’ultimo giorno dell’anno, quando il comitato promotore formato da Lioy Donato, Buzzoni Angelo, Picotti Renato e Perego Luigi fondava la sezione bellanese. Essa nacque per soddisfare il fabbisogno di sangue dell’Ospedale di Bellano, ma già nel 1954, alla domenica, i donatori prendevano il pullman e si recavano a Sondalo per donare il sangue alla struttura ospedaliera del paese.

Inizialmente il gruppo comprendeva Bellano, Dervio e Mandello; successivamente nel 1955 si costituiscono i gruppi di Premana e Introbio. Nel 1958 il gruppo di Mandello si stacca per formare la sezione AVIS Comunale di Mandello del Lario. Con una felice intuizione il territorio dell’AVIS bellanese corrisponde e anticipa quella che negli anni a venire diverrà la Comunità Montana.

Nel 1951 il consiglio delibera di distribuire, in occasione del Natale, il panettone ai donatori e i giocattoli ai figli dei donatori: tradizione che tutt’oggi continua.

Il prelievo veniva effettuato all’Ospedale a Bellano dalle suore, solo più avanti negli anni subentrarono medici e infermieri; le donazioni erano ravvicinate nel tempo (ogni 30-40 giorni), ma la quantità di sangue prelevata era inferiore all’attuale.

É del 1952 il dono, da parte di un avisino, della prima emoteca all’Ospedale di Bellano, apparecchiatura che permette la conservazione del sangue ed evita la trasfusione diretta donatore – ricevente.

Nel 1953 si tiene a Bellano la 1° Conferenza Regionale AVIS Lombardia con presente il dott. Formentano, il quale aveva fondato una ventina di anni prima l’AVIS Nazionale.

Il 26 settembre 1955 la sezione bellanese viene ricevuta a Castelgandolfo da papa Pio XII: una medaglia ricorda l’incontro.

Nel corso degli anni la sezione si contraddistingue per la generosità in occasione di diverse calamità. Nel 1952 raccoglie sangue da inviare nel Polesine per l’alluvione, nel 1953 invia tramite un’ambulanza il sangue a Trieste in occasione degli scontri per la contesa italo – jugoslava della città, ricevendo per questo un diploma con medaglia d’oro da parte del comune triestino. Altra medaglia d’oro da parte del Comune di Bellano a riconoscimento della attività svolta nei primi 3 anni di vita.
Nel 1956, in occasione della repressa rivolta ungherese, vengono inviati viveri, medicinali e sangue. Nel 1976 viene organizzata una raccolta di 378 sacche di sangue per i terremotati del Friuli; nel 1980 un altro terremoto scuote l’Irpinia, fu occasione per una raccolta di fondi, sangue ed un prefabbricato.

Nel 1995 al donatore don Antonio Novazzi, indimenticato coadiutore a Bellano negli anni 70 e 80 e ora missionario in partenza, viene dato un contributo per la missione in Zambia.

Nel 1998 la riconversione dell’Ospedale di Bellano in polo di lungo degenza ha obbligato gli avisini a recarsi a Lecco per effettuare la donazione: nonostante la scomodità l’attività e l’entusiasmo continuarono, anzi, nel 2000 si registrò un incremento di donatori e donazioni del +10% rispetto l’anno precedente.

Nel 2018 venne annunciata una partnership che legò il nome di Cristiano Ronaldo, notissimo calciatore portoghese, al sodalizio bellanese. Ad AVIS Bellano furono garantiti in esclusiva per due anni i diritti d’immagine del bomber; l’evento ebbe risonanza  a livello nazionale (e anche oltre) e permise di raccogliere ulteriori adesioni e di consolidare il nome di AVIS nel nostro territorio.

I presidenti

Prof. Donato Lioy, Bellano, dal 1950 al 1965

Dott. ing. Angelo Buzzoni, Bellano, dal 1966 al 1980

Oreste Meucci, Dervio, dal 1981 al 1989

Carlo Molteni, Varenna, dal 1990 al 1999

Antonio Pomoni, Premana, dal 2000 al 2004

Fabio Baruffaldi, Introbio, dal 2005 al 2008

Mario Bernasconi, Bellano, dal 2009 al 2016

Carlo Molteni, Varenna, dal 2017 al 2021

Mario Bernasconi, Bellano, dal 2022

Lo statuto

Una data molto importante per l’AVIS Comunale Bellano è il 20 maggio 2005, quando l’allora presidente in carica, Fabio Baruffaldi, firma lo statuto della nostra sezione. Qui è possibile scaricarne una versione integrale.

I ricordi di AVIS

AVIS è fatta di persone, di persone che donano qualcosa di se stessi e che spendono parte del loro tempo libero per l’associazione: il ricordo di queste persone ci aiuta ad andare avanti e dare sempre il meglio per il prossimo.

Niso

Domenica 13 gennaio 2013, all’età di 69 anni, ci ha lasciato Dionigi Tenderini detto Niso, storico Capogruppo dell’Avis di Premana. È doveroso per noi ricordare i grandi meriti e la generosità con la quale si è contraddistinto fin dal 1962, quando entrò a far parte dell’Associazione. Dopo la morte del padre, che durante la malattia aveva ricevuto delle trasfusioni, volle conoscere il donatore e consapevole già dall’ora dell’importanza di questo atto di generosità, entrò a far parte dell’Avis, prima nel Consiglio e poi come Capogruppo di Premana per 13 anni. È riuscito negli anni a triplicare il numero dei donatori grazie al suo carattere estroverso e solare e a convincere tanti giovani a essere coscienti dell’importanza di questo gesto così semplice ma ancora oggi spesso sottovalutato. Con lo stesso spirito ha insegnato, all’interno del Consiglio del Gruppo di Premana, l’importanza di affrontare tutte le problematiche, da quelle più banali a quelle più serie, sempre col sorriso e la buona abitudine di stare in compagnia, magari durante una cena creando sempre nuove occasioni per discutere e risolvere con serenità qualsiasi problema. Tra il 2000 e il 2001 entrò a far parte del Consiglio di Sezione a Bellano, con la carica di Vicepresidente. Ha effettuato ben 103 donazioni anche dopo i primi problemi di salute causati da un leggero infarto nel 2004 mentre si trovava sul Bernina, durante la gita del Gruppo di Premana, organizzata e gestita anche con il suo prezioso aiuto. Un uomo che ha rappresentato un vero esempio di generosità verso il prossimo e che si rifletteva anche nella vita di tutti i giorni. Ha vissuto questa implacabile e rapida malattia con grande coraggio e dignità, cercando di essere anche nella sua tragicità lo stesso Niso di sempre. Grande è stato il dolore per la sua perdita da parte della famiglia, la moglie Maria e il figlio Alberto e dei tantissimi amici e conoscenti che lo hanno amato e hanno avuto la fortuna di condividere con lui tanti momenti sereni.

Silvano

Il 24 aprile 2017 alle ore 17.30 presso la Chiesa di S. Giorgio a Mandonico di Dorio è stata inaugurata una panchina a ricordo di Bettega Silvano. Questo gesto è stato possibile grazie al gruppo AVIS di Dervio-Dorio-Valvarrone e alla moglie e ai figli  che hanno accettato la proposta. Silvano è stato un donatore che si è sempre distinto nella nostra Associazione, già dai tempi in cui i prelievi si effettuavano ancora presso il Centro Trasfusionale di Bellano. Ha sempre collaborato con i medici addetti, un lungo lavoro sempre svolto in silenzio con modestia, ma veramente efficace, anche perché, la perdita di operatività dell’Ospedale di Bellano, riduceva sempre di più le richieste di sangue. Per diversi anni è stato anche un fattivo collaboratore nell’AVIS di Bellano, dove sapeva sempre trovare buone parole e utili consigli. É stato anche un sostenitore della proposta di donare al Centro Trasfusionale di Bellano le poltrone per i prelievi e l’elettrocardiografo portatile. Ha sempre condotto opera di proselitismo cercando di trovare nuovi donatori, cosciente di quanto sia importante il ricambio generazionale. Convinto dell’importanza di trovare sempre più disponibilità di sangue per i malati che hanno bisogno di questa insostituibile linfa di vita. Le bellissime parole scritte sulla targa sono un compendio e uno specchio fedele di tutto quello in cui lui ha sempre creduto: “L’opera umana più bella è di essere utili al prossimo” Grazie Silvano, ti ricordiamo sempre come un esempio di come dovremmo comportarci tutti.

Diego

Il gruppo AVIS di Dervio, Dorio e Valvarrone in collaborazione con il gruppo Alpini ha donato e posato vicino al “gisoo” in località Pianezzo una panchina dedicata a Diego per dare la possibilità ai viandanti di sostare e ammirare il panorama di tutta Dervio.

Diego Lazzaroni è stato per molti anni Capogruppo del gruppo di Dervio e Capogruppo locale degli alpini, in molti lo ricordano come grande amico e persona disponibile ad aiutare chi ne avesse bisogno.